Richiesta informazioni per il Modello Unico 2017 redditi 2016 – Persone Fisiche

30 maggio 2017

Circolare n. 13 del 30 maggio 2017 

OGGETTO: Richiesta informazioni per il Modello Unico 2017 redditi 2016 – Persone Fisiche

Di seguito abbiamo predisposto una scheda che riepiloga i dati e le informazioni necessarie al no­stro Studio per la compilazione della dichiarazione dei redditi modello UNICO 2017, relativa all’an­no 2016, delle persone fisiche.

 

RICHIESTA INFORMAZIONI per il MODELLO REDDITI 2017 PERSONE FISICHE

Di seguito abbiamo predisposto una scheda che riepiloga i dati e le informazioni necessarie al nostro Studio per la compilazione della dichiarazione dei redditi modello REDDITI 2017, relativa all’an­no 2016, delle persone fisiche.

Per i soggetti titolari di redditi di lavoro autonomo professionale, gli imprenditori individuali e le so­cie­tà di persone, si vedano anche le schede successive.

 

Lo Studio è a disposizione per qualsiasi chiarimento.

 

MODELLO REDDITI 2017 - PERSONE FISICHE

SCHEDA RICHIESTA INFORMAZIONI E DOCUMENTAZIONE

 

 

Nome e cognome cliente .................................................…………………………………….

 

  • variazioni dati anagrafici dichiarante/coniuge/familiari a carico (indicazione dei figli di età infe­riore a 3 anni, degli eventuali figli portatori di handicap, dei mesi in cui il familiare è a carico e della relativa percentuale); eventuale sentenza di separazione o divorzio;
  • documentazione prevista per il riconoscimento delle detrazioni d’imposta per familiari a cari­co di soggetti non residenti in Italia e per familiari a carico di soggetti extracomunitari resi­den­ti in Italia;
  • documentazione relativa al trasferimento in Italia dall’estero e per la fruizione delle agevolazioni previste per il rientro dei lavoratori;
  • documentazione relativa alle variazioni dei redditi dei terreni e dei fabbricati: acquisto, vendi­ta, accatastamento, variazioni catastali, successione, donazione, concessione in locazione/affitto/ comodato, fabbricati destinati ad abitazione principale, fabbricati tenuti a disposi­zione, im­mobili vincolati di inte­res­se storico e/o artistico, fabbricati distrutti o inagibili a seguito di eventi sismici o altri eventi calamitosi, ecc.;
  • ricevute di pagamento dell’IMU relativa al 2016 e altra documentazione rilevante ai fini dalla de­terminazione dell’imposta dovuta per tale anno o per l’applicazione di cause di esen­zione (se non gestita dallo Studio);
  • ricevute di pagamento dell’IMI o dell’IMIS relativa al 2016, per gli immobili ubicati nelle Pro­vin­ce autonome di Bolzano e Trento (se non gestita dallo Studio);
  • atti di acquisto di immobili, a partire dall’1.1.2016, usufruendo delle agevolazioni prima casa;
  • canoni di locazione relativi al 2016 anche se non percepiti (compresi i locali condominiali);
  • canoni di locazione di immobili ad uso abitativo non percepiti e accertati nell’ambito del pro­cedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità;
  • canoni di locazione “convenzionali” relativi ad immobili siti in Comuni ad alta tensione abita­tiva o per i quali è stato deliberato lo stato di emergenza a seguito del verificarsi di eventi ca­la­mitosi;
  • canoni di locazione di immobili ad uso abitativo per i quali è stata effettuata l’opzione per la “cedolare secca” o per i quali l’opzione deve essere esercitata in dichiarazione; l’opzione per la cedolare secca può essere esercitata anche per le unità immobiliari abitative locate nei con­fronti delle cooperative edilizie per la locazione o enti senza scopo di lucro, purché sublo­cate a studenti universitari e date a disposizione dei Comuni con rinuncia all’aggior­na­mento del ca­none di locazione o assegnazione;
  • canoni di locazione di fabbricati siti in zone rurali, non abitabili al 7.5.2004 e successiva­mente ristrutturati (per gli imprenditori agricoli);
  • indicare se alcuni terreni sono stati concessi in affitto nel 2016 a giovani che non abbiano superato i 40 anni e che posseggano la qualifica di coltivatore diretto o di imprenditore agri­colo professionale;
  • spese sostenute per canoni di affitto dei terreni agricoli, con indicazione degli ettari presi in affitto (per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali di età inferiore ai 35 anni);
  • estremi di registrazione (o codice identificativo) dei contratti di locazione, affitto e comodato;
  • dati relativi all’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e detenuta in locazione (spe­­cificare se si tratta di “alloggi sociali”);
  • dati relativi al credito d’imposta spettante per la riparazione, la ricostruzione o il riacquisto degli immobili danneggiati o distrutti dal terremoto in Abruzzo del 2009;
  • dati relativi agli immobili concessi in locazione o comodato a nuclei familiari le cui abita­zioni principali siano state distrutte o dichiarate inagibili in conseguenza del terremoto in Abruzzo del 2009;
  • certificazioni dei redditi di pensione, da lavoro dipendente o assimilati (Certificazione Unica 2016 o 2017);
  • certificazioni dei redditi di lavoro dipendente o assimilati percepiti da soggetti non sostituti d’im­­posta;
  • stipendi, pensioni e redditi assimilati prodotti all’estero, percepiti da soggetti residenti, ed even­­tuali imposte pagate all’estero; specificare se si tratta di lavoratori dipendenti “fron­talieri”;
  • redditi di lavoro dipendente e pensione prodotti in euro dai residenti a Campione d’Italia;
  • assegni periodici percepiti quale coniuge separato o divorziato, con specificazione della quo­ta per il mantenimento dei figli;
  • altri assegni periodici (testamentari/alimentari);
  • borse di studio e indennità percepite per cariche pubbliche elettive;
  • certificazioni dei redditi e delle ritenute relativi a rapporti di lavoro autonomo (diritti d’autore o d’inventore, associazione in partecipazione, collaborazioni con società e associazioni spor­tive dilettantistiche, ecc.) e di lavoro occasionale;
  • prospetto del reddito di partecipazione in società di persone o associazioni assimilate, srl che hanno optato per la trasparenza fiscale, imprese familiari e aziende coniugali (se non ge­stito dallo Studio);
  • oneri deducibili o detraibili ai fini IRPEF sostenuti da società semplici o soggetti assimilati;
  • certificati dei sostituti d’imposta per i dividendi e le remunerazioni percepite in qualità di as­sociato in partecipazione nel corso del 2016 (se relativi ad utili non assoggettati a rite­nuta a titolo d’imposta o ad imposta sostitutiva);
  • altri redditi di capitale non assoggettati a ritenuta a titolo d’imposta o ad imposta sostitu­tiva;
  • risarcimenti, anche assicurativi, per perdite di reddito;
  • redditi percepiti mediante procedure di pignoramento presso terzi ed eventuali ritenute subi­te;
  • erogazioni liberali in denaro, effettuate nel 2016, per interventi che danno diritto ad un credito d’imposta (c.d. “art-bonus”), vale a dire:
  • manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
  • sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica, delle fonda­zioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione;
  • realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti di enti o isti­tu­zio­ni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusi­va­mente attività nello spetta­colo;
  • erogazioni liberali in denaro, effettuate nel 2016, a favore di istituti scolastici che danno diritto ad un credito d’imposta (c.d. “school bonus”), vale a dire quelle destinate:
  • alla realizzazione di nuove strutture scolastiche;
  • alla manutenzione e al potenziamento di quelle esistenti;
  • al sostegno di interventi che migliorino l’occupabilità degli studenti;
  • credito d’imposta spettante per il 2016 relativo alle spese sostenute per l’installazione di siste­mi di videosorveglianza o allarme;
  • credito d’imposta spettante per il 2016 relativo alle mediazioni per la conciliazione di con­tro­versie civili e commerciali;
  • credito d’imposta spettante per il 2016 in relazione ai compensi corrisposti agli avvocati abi­litati nel procedimento di negoziazione assistita concluso con successo, oppure agli arbitri in caso di conclusione dell’arbitrato con lodo;
  • credito d’imposta spettante per il 2016 a seguito del reintegro delle somme anticipate dai fon­­­di pensione;
  • scelta per la destinazione dell’8 per mille dell’IRPEF a confessioni religiose riconosciute (o al­lo Stato per finalità sociali o umanitarie);
  • scelta per la destinazione del 5 per mille dell’IRPEF al sostegno degli enti no profit (ONLUS, associazioni di volontariato e di promozione sociale, associazioni e fondazioni riconosciute che operano in determinati settori, associazioni sportive dilettantistiche in possesso di deter­minati requisiti) oppure al finanziamento della ricerca scientifica o sanitaria, o al finanzia­mento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, con eventuale indicazione dello specifico soggetto beneficiario sulla base degli elenchi resi disponibili sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, oppure al Comune di residenza fiscale;
  • scelta per la destinazione del 2 per mille dell’IRPEF ad un partito politico iscritto nell’appo­sito Registro nazionale;
  • dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2015 (modello 730/2016 o UNICO 2016 PF) o ultima dichiarazione presentata (se non gestita dallo Studio);
  • dichiarazioni integrative di anni pregressi presentate nel 2016 (se non gestite dallo Studio);
  • modelli F24 di versamento di tributi e contributi eseguiti dall’1.1.2016 fino al momento di pre­sentazione della dichiarazione, con eventuali compensazioni, anche se a saldo zero (se non gestiti dallo Studio); indicare eventuali versamenti in eccesso effettuati per errore e per i quali non sia stata attivata la procedura di rimborso;
  • imposte e oneri rimborsati.

 

Documentazione riferita a:

  • lottizzazione od opere su terreni da rendere edificabili;
  • cessioni di beni immobili effettuate nel 2016, entro 5 anni dall’acquisto, esclusi quelli per­venuti per successione (indicare il periodo in cui gli immobili sono stati adibiti ad abita­zione prin­ci­pale), salvo che sia già stata applicata l’imposta sostitutiva sulle plusvalenze ad opera del notaio;
  • cessioni di terreni edificabili effettuate nel 2016;
  • perizie e versamenti dell’imposta sostitutiva per l’affrancamento dei terreni posseduti all’1.1.2016 e/o in date anteriori;
  • indennità di esproprio e altre somme percepite nell’ambito del procedimento espropriativo;
  • vincite a lotterie, concorsi a premio, scommesse;
  • immobili situati all’estero: reddito; costo di acquisto o valore di mercato; valore utilizzato nello Stato estero per il pagamento di imposte sul patrimonio o sui trasferimenti; eventuali imposte patrimoniali o reddituali versate nello Stato estero;
  • imposta patrimoniale sugli immobili posseduti all’estero (IVIE) versata in acconto nel 2016;
  • redditi derivanti dalla cessione, affitto o usufrutto di aziende;
  • redditi derivanti dall’utilizzazione da parte di terzi di beni mobili o immobili;
  • differenza tra il valore di mercato e il corrispettivo annuo per la concessione in godimento di beni dell’impresa a soci o familiari dell’imprenditore;
  • redditi di natura fondiaria non determinabili catastalmente e affitti di terreni per usi non agri­coli;
  • redditi derivanti da attività commerciali occasionali e ritenute subite (per prestazioni a favore di condomìni);
  • proventi derivanti da attività di noleggio occasionale di navi e imbarcazioni da diporto;
  • plusvalenze da cessioni di partecipazioni (azioni/quote) “qualificate” per le quali il corris­pet­tivo sia stato incassato, in tutto o in parte, nel 2016;
  • plusvalenze da cessioni di partecipazioni (azioni/quote) “non qualificate” e altri redditi diversi di natura finanziaria per i quali il corrispettivo sia stato incassato, in tutto o in parte, nel 2016 (se non si è optato per il regime del “risparmio amministrato” o del “risparmio gestito”);
  • perizie e versamenti dell’imposta sostitutiva per l’affrancamento delle partecipazioni non quo­tate possedute all’1.1.2016 e/o in date anteriori, ovvero perizie e versamenti dell’imposta sosti­tu­tiva per l’affrancamento delle partecipazioni “non qualificate” (quotate e non quotate) posse­dute al 31.12.2011 e/o al 30.6.2014;
  • plusvalenze derivanti dalla cessione di quote di partecipazione in fondi immobiliari;
  • certificazioni degli intermediari (es. banche e SIM) attestanti le minusvalenze o le perdite residue a seguito della chiusura di rapporti in regime di “risparmio amministrato” o di “rispar­­mio gestito”;
  • redditi assoggettati a tassazione separata (plusvalenze, indennità, ecc.) soggetti all’ac­conto d’imposta del 20%;
  • consistenza degli investimenti esteri produttivi di reddito imponibile in Italia e delle attività estere di natura finanziaria detenuti nel corso del 2016; per questi beni è necessario acquisi­re il valore all’inizio del periodo d’imposta e quello al termine del periodo d’imposta o del pe­riodo di detenzione. Si ricorda che sono considerati produttivi di reddito per presun­zione tutte le attività finanziarie e tutti gli immobili detenuti all’estero (anche se tenuti a disposizione), i diritti reali e le multiproprietà relativi a immobili esteri, gli yacht, le opere d’arte e i gioielli;
  • attività finanziarie detenute all’estero: costo di acquisto; valore nominale o di rimborso; valore di mercato; eventuali imposte patrimoniali o reddituali versate nello Stato estero;
  • imposta patrimoniale sulle attività finanziarie detenute all’estero (IVAFE) versata in ac­conto nel 2016;
  • conti correnti e libretti di risparmio detenuti all’estero. Per i conti correnti detenuti in Paesi considerati a fiscalità privilegiata, occorre individuare il valore massimo raggiunto dal conto nel corso del 2016. Inoltre, con riferimento ai conti correnti esteri si osserva che:
  • essi scontano l’IVAFE se il loro valore medio di giacenza annuo supera i 5.000,00 euro;
  • devono essere indicati nel quadro RW se nel corso del 2016 hanno raggiunto un valo­re massimo complessivo superiore a 15.000,00 euro;
  • interessi di fonte estera, percepiti senza il tramite di intermediari finanziari residenti;
  • proventi su depositi a garanzia di finanziamenti a imprese residenti soggetti al prelie­vo del 20%, effettuati fuori dal territorio dello Stato, maturati fino al 31.12.2011 e percepiti nel 2016 senza il tramite di intermediari finanziari residenti.

 

Documentazione relativa agli oneri che danno diritto alla deduzione dal reddito complessi­vo:

  • contributi previdenziali e assistenziali obbligatori (es. contributi INPS artigiani e commer­­cian­ti, contributo INPS per i professionisti senza Cassa, contributo INPS trattenuto sulle prov­­­vi­gio­­ni dei venditori a domicilio, sui compensi dei lavoratori autonomi occasionali e degli as­so­cia­ti in partecipazione che apportano esclusivamente lavoro, contributi alle Casse pro­fes­­sio­na­li, premi INAIL per le casalin­ghe); si ricorda che non è più deducibile il contributo al Ser­vi­zio sanitario nazionale (c.d. “tassa salute”) pagato con l’assicurazione per la responsabilità ci­vile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti;
  • contributi INPS e premi INAIL a carico dei collaboratori coordinati e continuativi e dei lavo­ra­tori a progetto (se non sono già stati dedotti in sede di effettuazione delle ritenute);
  • contributi previdenziali non obbligatori (es. per prosecuzione volontaria, ricongiunzione, ri­scat­ti, ecc.), contributo INPS per iscrizione facoltativa;
  • contributi per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare (es. colf, baby sitter e “badanti”), anche relativi a prestazioni occasionali di tipo accessorio (“buoni la­vo­­ro” o voucher) o rimborsati all’agenzia interinale;
  • contributi per la previdenza complementare (fondi pensione e polizze assicurative pre­viden­ziali), anche se sostenuti per i familiari a carico, per la parte che non trova capienza nel red­dito complessivo di questi ultimi;
  • per i lavoratori di prima occupazione avvenuta nel 2011, contributi per la previdenza com­ple­men­tare versati negli anni 2011-2015, al fine di determinare l’eventuale maggiore plafond di deducibilità applicabile dal periodo d’imposta 2016;
  • contributo di solidarietà del 3% versato in relazione al periodo d’imposta 2016 (se non è già stato dedotto in sede di effettuazione delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e assi­milati);
  • spese mediche generiche e di assistenza specifica sostenute da portatori di handicap;
  • spese per l’acquisto di medicinali sostenute da portatori di handicap: fatture o scontrini fiscali contenenti la specificazione della natura, qualità (numero di autorizzazione all’immis­sione in com­mercio rilasciata dall’Agenzia italiana del farmaco) e quantità dei beni e l’indi­ca­zione del codice fiscale del destinatario; fatture o scontrini fiscali relativi a prepara­zioni galeniche; documentazione rilasciata dalla farmacia estera;
  • spese per prestazioni rese in caso di ricovero presso istituti di assistenza;
  • contributi versati ai fondi sanitari integrativi;
  • erogazioni liberali a favore della Chiesa cattolica e delle altre confessioni religiose ricono­sciu­te;
  • assegni periodici corrisposti al coniuge separato o divorziato (indicando il relativo codice fiscale), con specificazione della quota per il mantenimento dei figli;
  • assegni periodici relativi a rendite vitalizie in forza di donazione o testamento e assegni ali­mentari stabiliti dall’autorità giudiziaria;
  • somme investite nel capitale sociale di start up innovative da parte di srl partecipate che han­no optato per la trasparenza fiscale;
  • spese sostenute (compresi gli interessi passivi su mutui) per l’acquisto o la costruzione di immobili abitativi da destinare, entro sei mesi dall’acquisto o dal termine dei lavori di co­stru­zione, alla locazione per una durata complessiva non inferiore a otto anni;
  • contributi ad organizzazioni non governative (ONG) che operano nel campo della coopera­zio­ne con i Paesi in via di sviluppo;
  • erogazioni liberali a favore di ONLUS, associazioni di promozione sociale, fondazioni e as­so­cia­zioni riconosciute che operano nell’ambito dei beni culturali o della ricerca scientifica, università ed altri enti di ricerca, enti parco regionali e nazionali;
  • somme restituite nel 2016 al soggetto erogatore, se sono state assoggettate a tassazione in anni precedenti;
  • somme che non avrebbero dovuto concorrere a formare i redditi di lavoro dipendente ed assi­milati e che invece sono state tassate;
  • canoni, livelli, censi, altri oneri gravanti sui redditi di immobili;
  • contributi a consorzi obbligatori;
  • indennità per perdita di avviamento corrisposta al conduttore di immobili non abitativi;
  • spese sostenute dai genitori adottivi di minori stranieri per l’espletamento della relativa pro­cedura di adozione internazionale;
  • erogazioni liberali in denaro per il pagamento degli oneri difensivi dei soggetti ammessi al patrocinio a spese dello Stato;
  • erogazioni liberali, donazioni e altri atti a titolo gratuito effettuati nei confronti di trust, ovvero dei fondi speciali, istituiti a favore delle persone con disabilità grave.

 

Documentazione relativa agli oneri che danno diritto alla detrazione d’imposta del 19%:

  • spese mediche (generiche e specialistiche) e di assistenza specifica sostenute nel 2016 sia nel proprio interesse che per i familiari fiscalmente a carico (ad es. prestazioni chirur­giche, per analisi, per prestazioni specialistiche, per l’acquisto/affitto di protesi sanitarie, per assistenza in­fermieristica e riabilitativa, per prestazioni chiropratiche);
  • spese per l’acquisto di medicinali: fatture o scontrini fiscali contenenti la specificazione della na­tura, qualità (numero di autorizzazione all’immissione in commercio rilasciata dall’Agenzia italiana del farmaco) e quantità dei beni e l’indicazione del codice fiscale del destinatario; fatture o scontrini fiscali relativi a preparazioni galeniche; documentazione rilasciata dalla far­macia estera;
  • spese per l’acquisto di dispositivi medici: fatture o scontrini fiscali contenenti il codice fisca­le del destinatario e la descrizione del dispositivo medico, che deve essere contrasse­gnato dalla marcatura CE;
  • spese sanitarie sostenute nell’interesse dei familiari non fiscalmente a carico, affetti da pato­lo­­gie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica (“ticket”);
  • spese mediche chirurgiche e specialistiche sostenute da portatori di handicap;
  • documentazione relativa a rimborsi delle spese sanitarie;
  • spese per i mezzi necessari per l’accompagnamento, la deambulazione, la locomozione e il sollevamento, compresi i veicoli adattati, relativi a soggetti portatori di handicap;
  • spese per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici per soggetti portatori di handicap e di ca­ni-guida per soggetti non vedenti;
  • spese di interpretariato per soggetti sordi;
  • spese veterinarie;
  • interessi passivi e altri oneri pagati su prestiti o mutui agrari;
  • interessi passivi ed altri oneri pagati in relazione ai mutui ipotecari per l’acquisto, la costru­zione o la ristrutturazione di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale, compresa la re­lativa documentazione (contratto di mutuo, contratto di acquisto, spese notarili, spese di istruttoria bancaria, ecc.);
  • interessi passivi ed altri oneri pagati in relazione a mutui (anche non ipotecari) contratti nel 1997 per interventi di manutenzione, restauro e ristrutturazione di edifici;
  • interessi passivi su mutui stipulati prima del 1993 per l’acquisto di immobili diversi dall’abi­tazione principale;
  • canoni e relativi oneri accessori, oltre al costo di riscatto, derivanti da contratti di locazione finanziaria stipulati per acquistare un immobile da destinare ad abitazione principale;
  • contributi pubblici ricevuti per il pagamento degli interessi passivi relativi ai mutui immo­biliari ed eventuali revoche;
  • spese per la manutenzione, protezione o restauro di beni culturali o ambientali vincolati;
  • provvigioni pagate nel 2016 ad intermediari immobiliari per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale, anche a seguito di contratto preliminare registrato;
  • premi versati nel 2016 per polizze vita o infortuni, derivanti da contratti stipulati o rinnovati sino al 31.12.2000;
  • premi versati nel 2016 per assicurazioni sul rischio morte, invalidità permanente non infe­riore al 5% o non autosufficienza nel compimento degli atti quotidiani, derivanti da contratti stipulati o rinnovati dall’1.1.2001;
  • spese sostenute nel 2016 per la frequenza di asili nido da parte di figli fino a tre anni di età;
  • spese sostenute nel 2016 per la frequenza delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie, del­le scuole secondarie di primo grado e delle scuole secondarie di secondo grado, pub­bli­che o private;
  • spese sostenute nel 2016 per la frequenza, presso università statali o non statali, di corsi di istruzione universitaria, di master, di corsi di perfezionamento o di specia­lizzazione univer­si­taria, di dottorati di ricerca;
  • spese sostenute nel 2016 per la frequenza di Conservatori musicali e di Scuole di specializ­zazione per l’abilitazione all’insegnamento;
  • spese sostenute nel 2016 per i canoni di locazione, i contratti di ospitalità o gli atti di asse­gnazione relativi a studenti universitari “fuori sede”, anche in relazione ad Università all’estero;
  • spese per l’istruzione in relazione alle quali è stata riconosciuta una borsa di studio dalle Regioni o dalle Province autonome di Trento e Bolzano;
  • spese per il riscatto della laurea di familiari a carico che non hanno ancora iniziato a lavorare;
  • spese sostenute nel 2016 per la pratica sportiva dilettantistica dei ragazzi di età compre­sa tra 5 e 18 anni;
  • spese per gli addetti all’assistenza di persone non autosufficienti (c.d. “badanti”), anche se sostenute per familiari a carico;
  • spese per prestazioni rese da case di cura e di riposo;
  • spese funebri sostenute nel 2016, anche per per­­­­­sone defunte non legate da vincoli di co­niu­gio, parentela o affinità;
  • erogazioni liberali a favore di istituti scolastici, istituti di alta formazione e università;
  • erogazioni liberali a favore di attività culturali e artistiche;
  • erogazioni liberali a favore di società e associazioni sportive dilettantistiche;
  • erogazioni liberali a favore di associazioni di promozione sociale;
  • erogazioni liberali a favore di popolazioni colpite da calamità o da altri eventi straordinari, avvenuti anche all’estero;
  • erogazioni liberali a favore di enti operanti nello spettacolo e di fondazioni operanti nel setto­re musicale;
  • erogazioni liberali a favore della società di cultura “La Biennale di Venezia”;
  • erogazioni liberali a favore dell’ospedale “Galliera” di Genova per l’attività del registro nazio­nale dei donatori di midollo osseo;
  • contributi associativi alle società di mutuo soccorso;
  • somme investite nel capitale sociale di start up innovative, direttamente o tramite orga­nismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) o altre società di capitali che investa­no preva­lentemente in start up innovative; la detrazione spetta anche ai soci di snc e sas, pro quota, in relazione agli investimenti fatti dalla società;
  • erogazioni liberali al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato.

 

Documentazione relativa agli oneri che danno diritto alla detrazione d’imposta del 25%:

  • somme investite nel capitale sociale di start up innovative a vocazione sociale o che svi­lup­­pano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innova­tivi ad alto valore tecno­­lo­gi­­co in ambito energetico, direttamente o tramite organismi di investimento colletti­vo del ri­spar­­mio (OICR) o altre società di capitali che investano prevalentemente in start up inno­vative;
  • la detrazione spetta anche ai soci di snc e sas, pro quota, in relazione agli investimenti fatti dalla società nelle suddette start up.

 

Documentazione relativa agli oneri che danno diritto alla detrazione d’imposta del 26%:

  • erogazioni liberali a favore di ONLUS e di soggetti che gestisco­no iniziative uma­­ni­tarie;
  • erogazioni liberali a favore di partiti e mo­vimenti politici.

 

Documentazione relativa alle spese per lavori edilizi che danno diritto alla detrazione del
36-50
%:

  • copia del modello “Comunicazione di inizio lavori” inviato al Centro Operativo di Pescara (fino al periodo d’imposta 2010) ed eventuale comunicazione all’Azienda sanitaria locale;
  • codice fiscale dell’altro soggetto (es. comproprietario, condominio o cooperativa) che hapre­sentato la comunicazione al Centro Operativo di Pescara anche per conto del dichia­rante (fino al periodo d’imposta 2010);
  • per gli interventi iniziati dal 2011, codice fiscale del condominio, della società di persone o di altri enti di cui all’art. 5 del TUIR;
  • dati catastali degli immobili oggetto di intervento, per i lavori iniziati dal 2011 (a seguito della sop­pressione della comunica­zio­ne al Centro operativo di Pescara); nel caso in cui i lavori siano effettuati dal detentore (es. conduttore), anziché dal possessore, estremi di registra­zione dell’atto che costi­tui­sce il titolo per la detenzione (es. contratto di locazione);
  • documentazione relativa agli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino di immo­bi­li dan­neg­giati a seguito di eventi calamitosi, qualora sia stato dichiarato lo stato di emer­genza;
  • ricevute di effettuazione dei pagamenti tramite bonifico bancario o postale;
  • ricevute delle spese relative ad oneri di urbanizzazione, TOSAP, imposta di bollo e diritti per concessioni, autorizzazioni e denunce inizio lavori, in relazione ai lavori edilizi agevolabili, anche se non effettuate con bonifico bancario o postale;
  • fatture rilasciate dal soggetto che ha eseguito i lavori;
  • certificazione dell’amministratore di condominio della quota delle spese sulle parti comuni che danno diritto alla detrazione;
  • attestazione del venditore delle spese sostenute per la realizzazione di box o posti auto perti­nen­ziali, acquistati nel 2016 anche mediante contratto preliminare di compravendita regi­stra­to oppure tramite atto di assegnazione delle cooperative edilizie;
  • eventuali atti di assenso (licenze, concessioni e autorizzazioni edilizie, ecc.) relativi a lavori avviati nel 2016 (al fine di verificare se si tratta di mera continuazione di interventi pre­gressi);
  • documentazione relativa agli interventi effettuati e alle detrazioni usufruite dal venditore, dal do­nante o dal defunto, in caso di vendita, donazione o successione, qualora il diritto alla de­tra­­zio­ne si trasferisca all’acquirente, donatario o erede.

 

Documentazione relativa all’acquisto di unità immobiliari in fabbricati interamente ristrutturati da imprese che danno diritto alla detrazione del 36-50%:

  • atto di acquisto o assegnazione dell’unità immobiliare situata in un fabbricato interamente ri­strut­turato da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare o da cooperative edili­zie, in relazione a interventi eseguiti dall’1.1.2008, ovvero documentazione di acconti già versati;
  • copia della denuncia di fine lavori degli interventi svolti sull’intero fabbricato;
  • codice fiscale dell’impresa o della cooperativa che ha effettuato i lavori.

 Documentazione relativa agli interventi di recupero eseguiti entro il 31.12.2006, con i conse­guenti atti di acquisto o assegnazione effettuati entro il 30.6.2007, per il riconoscimento delle successive rate della detrazione, se non già in possesso dello Studio.

 

Documentazione relativa agli interventi antisismici che danno diritto alla detrazione del 65%

Documentazione relativa alle spese sostenute dal 4.8.2013 al 31.12.2016per interventi relativi all’a­dozione di misure antisismiche:

  • le cui procedure autorizzatorie sono state attivate dal 4.8.2013;
  • su edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 o 2);
  • riguardanti costruzioni adibite ad abitazione principale o ad attività produttive (agricole, pro­fes­sio­nali, produttive di beni e servizi, commerciali o non commerciali).

 

Documentazione relativa agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistentiche danno diritto alla detrazione del 55-65%:

  • fatture o ricevute fiscali comprovanti le spese effettivamente sostenute (ovvero altra idonea documentazione rilasciata da soggetti non tenuti al­l’os­servanza della normativa IVA);
  • ricevute di effettuazione dei pagamenti tramite bonifico bancario o postale;
  • altra documentazione attestante i pagamenti effettuati (solo per soggetti titolari di redditi d’im­­­presa);
  • copia della delibera assembleare e della tabella millesimale di ripartizione delle spese, per gli interventi effettuati sulle parti comuni del condominio;
  • dichiarazione di consenso del possessore dell’immobile all’esecuzione dei lavori effet­tuati dal detentore;
  • asseverazione del tecnico abilitato (ovvero asseverazione del direttore dei lavori o cer­ti­fica­zione dei produttori di beni con deter­minate caratteristiche energetiche);
  • attestato di certificazione energetica o di qualificazione energetica, rilasciato da un tecnico abilitato (ove necessario in relazione ai lavori eseguiti);
  • copia della scheda informativa relativa agli interventi realizzati, inviata all’ENEA, con la relativa ricevuta di trasmissione;
  • attestazione della mancata conclusione dei lavori nel 2016;
  • documentazione relativa ad even­tuali incentivi riconosciuti, per i medesimi interventi, dall’Unioneeuropea, dalle Regioni o dagli enti locali;
  • documentazione relativa agli interventi effettuati e alle detrazioni usufruite dal venditore, dal donante o dal defunto, in caso di vendita, donazione o successione, qualora il diritto alla detra­zione si trasferisca all’acquirente, donatario o erede.

La detrazione è riconosciuta anche per le spese sostenute:

  • dall’1.1.2015 per l’acquisto e la posa in opera di im­pianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili e di schermature solari;
  • dall’1.1.2016 per l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento e/o produzione di acqua calda e/o climatiz­zazione delle unità abitative, che garantiscono un funzionamento efficiente degli impianti.

Documentazione relativa al c.d. “bonus mobili” che dà diritto alla detrazione del 50%

Documentazione relativa alle spese sostenute dal 6.6.2013 al 31.12.2016:

  • per l’acquisto di mobili, grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla “A+” (ovvero classe “A” per i forni) in relazione alle apparecchiature per le quali è obbligatoria l’eti­chetta energetica, oppure grandi elettrodomestici per i quali non sia ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica, comprese le spese di trasporto e di montaggio;
  • finalizzati all’arredo di unità immobiliari residenziali:
  • oggetto di interventi di ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo o ma­nu­tenzione straordinaria;
  • oggetto di ricostruzione o ripristino a seguito di eventi calamitosi, sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza.

La detrazione spetta anche in relazione ai mobili e agli elettrodomestici destinati alle parti comuni condominiali:

  • di un edificio residenziale (es. guardiole, appar­tamento del portiere, sala adibita a riunioni con­­dominiali, lavatoi, ecc.);
  • oggetto di interventi di ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, ma­nu­­ten­zione straordinaria od ordinaria.

In particolare:

  • fatture di acquisto, con la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi ac­quisiti;
  • documentazione attestante l’effettivo pagamento (ricevute dei bonifici, ricevute di avve­nuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, documentazione di adde­bito sul conto corrente);
  • eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalla vigente legisla­zione edili­zia in relazione alla tipologia di lavori;
  • comunicazione preventiva indicante la data di inizio dei lavori all’Azienda sanitaria locale (ASL), qualora obbligatoria;
  • dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, qualora si tratti di lavori per i quali non sono neces­sarie comunicazioni o titoli abilitativi;
  • certificazione dell’amministratore di condominio della quota delle spese relative alle parti comuni che danno diritto alla detrazione.

 

 

Documentazione relativa al c.d. “bonus mobili” per le giovani coppie che dà diritto alla detrazione del 50%

Documentazione relativa alle spese sostenute dall’1.1.2016 al 31.12.2016per l’acquisto di mobili da parte delle giovani coppie che nel 2015 o 2016 hanno acquistato un’unità immobiliare da adi­bire ad abitazione principale.

In particolare:

  • atto di acquisto dell’immobile da cui rilevare la data in cui è stato effettuato e che in capo all’acquirente sia soddisfatto il requisito anagrafico dell’età;
  • fatture di acquisto, ricevute fiscali o scontrini parlanti con la specificazione della natura, qua­lità e quantità dei beni e servizi ac­quisiti;
  • documentazione attestante l’effettivo pagamento (ricevute dei bonifici, ricevute di avve­nuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, documentazione di adde­bito sul conto corrente).

  

Documentazione relativa all’acquisto di immobili di classe energetica A e B che danno diritto alla detrazione del 50% dell’IVA

Documentazione relativa alle spese sostenute, dall’1.1.2016 al 31.12.2016, per l’acquisto di unità immobiliari a destinazione residenziale, di classe energetica A o B ai sensi della normativa vigen­te, cedute dalle imprese costruttrici, di ripristino o di ristrutturazione delle stesse.

In particolare:

  • atto di acquisto dell’immobile avvenuto nel 2016 (deve potersi evincere che l’immobile è sta­to acquistato dall’impresa costruttrice, di ripristino o di ristrutturazione, la destinazione d’uso dell’immobile e la classe energetica, il vincolo pertinenziale in caso di acquisto di per­tinenze);
  • fattura di acquisto da cui si rilevi l’importo dell’IVA.

 

Documentazione relativa ai contratti di locazione dell’abitazione principale:

  • eventuale contratto di locazione dell’abitazione principale, stipulato ai sensi della L. 431/98, sia a canone “convenzionale” che “libero”, compresi i contratti di durata transitoria;
  • documentazione riguardante eventuali contributi pubblici ricevuti per il pagamento dei ca­no­ni di locazione;
  • eventuale contratto di locazione da parte di lavoratori dipendenti che hanno trasferito la pro­pria residenza (in un Comune distante oltre 100 Km e situato in una Regione diversa) per motivi di lavoro e che per questo trasferimento sono stati costretti a prendere in loca­zione un alloggio.

Dati utili per il calcolo di agevolazioni:

  • costo d’acquisto di nuovi beni materiali strumentali relativi al periodo 1.1.2016 - 31.12.2016 (ai fini del “super-ammortamento”);
  • canoni di leasing relativi all’acquisizione di nuovi beni materiali strumentali nel periodo 1.1.2016 - 31.12.2016 (ai fini del “super-ammortamento”);
  • costo del personale dipendente o in rapporto di collaborazione eventualmente addetto ad attività di ricerca e sviluppo;
  • quote di ammortamento delle spese di acquisizione outilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio relative ad attività di ricerca e sviluppo;
  • documentazione relativa a contratti di ricerca stipulati con università o altre imprese;
  • documentazione relativa all’utilizzo diretto o alla concessione in uso a terzi di beni im­ma­te­ria­li agevolabili con il regime di Patent box (es. software coperto da copyright, marchi, brevetti);
  • nuovi dipendenti a tempo determinato e indeterminato (anche a tempo parziale) assunti e cessati dall’1.1.2016 al 31.12.2016;
  • compensi corrisposti ad avvocati ed arbitri per i procedimenti di negoziazione assistita e arbitrato;
  • aumenti di capitale sottoscritti in società del gruppo, o finanziamenti concessi ad altre so­cie­tà del gruppo;
  • atti di acquisto di partecipazioni, aziende o rami di azienda da altre società del gruppo;
  • atti di sottoscrizione delle quote della società provenienti da soci non residenti.

 

Ricordiamo inoltre che il versamento del Saldo 2016 e prima rata acconto 2017 delle imposte in unica soluzione o prima rata in caso di pagamento rateale scadrà il 30 giugno p.v.  Si potrà anche spostare il pagamento al 30 luglio 2017, che slitterà a lunedì 31 luglio, maggiorando le somme dovute dello 0,40%.

A disposizione porgiamo cordiali saluti.

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